Impatto della riorganizzazione di Generali sulla rete di vendita Ina



A seguito della presentazione da parte del Gruppo Generali del piano strategico e alla luce dei primi incontri avvenuti tra i Coordinamenti Sindacali ed i Vertici del Gruppo stesso è a nostro avviso opportuno aggiornarvi sulla situazione in essere.

Generali ha indicato nell’esigenza di sviluppo e nel recupero di redditività gli obiettivi di fondo del Piano, per assicurarsi, anche in futuro, la leadership del mercato assicurativo in Italia, per meglio competere, così, anche sul mercato internazionale.

“La semplificazione delle strutture societarie risponde non a ristrutturazione di un Gruppo in crisi ma ad un processo di crescita, attraverso 300 milioni di euro di investimenti nel triennio e ricavi da conseguire, con queste sinergie, per ulteriori 500 milioni di euro.”

Sulla base delle numerose richieste di approfondimento avanzate dalle OO.SS., l’Azienda ha precisato ulteriormente:

=> oltre l’85% del Piano quinquennale si dovrà realizzare nel prossimo triennio;

=> il modello è simile a quanto già realizzato in altri Paesi Europei e prevede che ad Assicurazioni Generali Italia (frutto dell’integrazione di Generali, INA Assitalia, Fata, Toro, Augusta e Lloyd Italico) facciano riferimento anche Alleanza che venderà RC Danni attraverso i canali del telefono e del web;

=> la società di servizi GBS, per ora continueranno ad operare trasversalmente, ma, in futuro potrebbero ritornare direttamente in Assicurazioni Generali Italia;

=> GIBS rimane fuori dall’operazione, visto che in prospettiva, la sua mission potrebbe essere quella di gestire il Data Center Europa;

=> rimane confermata l’organizzazione di vendita basata su Agenzie e Produttori dipendenti, sia per Alleanza che per le altre Imprese (Generali, INA Assitalia, Toro). L’integrazione delle Rete agenziali, a detta dell’Azienda, non comporterà stravolgimenti, in quanto le sovrapposizioni territoriali sarebbero molto limitate e non comporterebbero riflessi occupazionali.

=> È evidente che, anche su questo punto, è necessario un approfondimento più analitico visto che la riorganizzazione della Rete (INA Assitalia) già in corso comporta pesanti riflessi sull’occupazione;

=> In merito alla soppressione dei marchi storici l’Azienda ha dichiarato che essi potrebbero rimanere come prodotti o come reti;

=> Sulle modalità e sulle successive articolazioni del processo d’integrazione, i Rappresentanti Aziendali hanno dichiarato che sono aperti i “cantieri di lavoro “ e che, pertanto, saranno definiti in seguito, fermo restando che entro novembre ci sarà la fusione delle varie Società in Assicurazioni Generali Italia, una volta ottenute le necessarie autorizzazioni.

Il progetto Italia, così come è stato definito dalla Capo Gruppo, prevede l’apertura di otto cantieri di cui uno specifico sulle Reti di Vendita che opererà per arrivare ad una integrazione delle Reti stesse.

Le parti si sono impegnate a tenere incontri con cadenze bimestrali per seguire l’evoluzione dei singoli cantieri prima della loro definizione. Gli incontri saranno effettuati con i responsabili individuati per i diversi cantieri, nello specifico, per la Rete di vendita, il dottor Scaroni.

Pur nell’evidente difficoltà del momento, continuiamo nel tentativo di trovare una soluzione alla vertenza ancora aperta del rinnovo del CCNL dei dipendenti delle Agenzie Generali INA Assitalia.

Roma 14 febbraio 2013

COORDINAMENTO ANAGINA
FISAC-CGIL FNA FIBA-CISL UILCA

ALLEGATO
Comunicato unitario