Banca Popolare di Vicenza: Sotto pressione



Sotto pressione
proseguono le pressioni ed i monitoraggi commerciali quotidiani

Siamo costretti a intervenire ancora una volta sulla questione delle pressioni commerciali, motivo e causa (unitamente al VAP e al PART-TIME) del tentativo obbligatorio di conciliazione in sede Abi, e della successiva proclamazione della giornata di astensione al lavoro del 22 aprile u.s.

Sorprende che l’Azienda non abbia saputo o voluto cogliere l’opportunità per rivisitare le proprie strategie continuando a mantenere un clima aziendale tutt’altro che sereno.
La mancata risposta aziendale alle pressanti richieste fatte dalle Organizzazioni Sindacali, affinché cessassero i quotidiani report statistici sulle attività giornaliere in un contesto che vede tali richieste applicate in modo differente sul territorio e lasciati alla
libera discrezione dei vari responsabili, non può che configurarsi, a parere delle scriventi OO.SS., come indebita e vessatoria pressione commerciale.

Reiteriamo quanto già espresso da qualche tempo, ossia che se l’obiettivo per l’Istituto rimane quello di assicurare la redditività necessaria per mantenere l’autonomia, i percorsi devono essere diversi (prodotti vincenti, organizzazione interna, organici nelle filiali, rapporti verso l’esterno….).
Al centro dei comportamenti aziendali deve esserci in primo luogo il rispetto e la tutela del “patrimonio” dipendenti. Comportamenti che ledono e offendono la dignità morale e personale dei dipendenti, non sono solo vietati dal codice etico interno, che l’Azienda si è data da sé e per sè, ma soprattutto da regole comportamentali di vita quotidiana, necessarie per ottenere un sereno clima lavorativo.

Come Organizzazioni Sindacali invitiamo tutti i lavoratori a comunicarci casi di pressioni commerciali che siano lesive sotto il profilo personale e professionale, ed a segnalarci azioni che sconfinano in violazione di norme di legge e di regolamenti interni, per gli interventi di contrasto più opportuni.
Auspichiamo altresì l’intervento da parte della Direzione per evitare l’inosservanza di elementari norme a tutela dei lavoratori. Ribadiamo alla controparte datoriale la nostra richiesta d’interruzione dei report statistici quotidiani (i canali informatici di cui dispone sono più che sufficienti per avere una conoscenza dei dati aggregati giornalieri).

Le pressioni commerciali che anche in questi giorni vediamo perpetrare nei confronti dei colleghi, soprattutto in alcune aree della ns. Banca, dimostrano con nostro forte rammarico che la strada per il raggiungimento degli obiettivi del rispetto delle regole, della professionalità, della dignità delle persone è ancora molto lontana. Facendo anche tesoro della lezione che ci viene dalla crisi dobbiamo mostrare comportamenti basati su principi di etica sociale, trasparenza, onestà e responsabilità, che tengano conto dei molteplici interessi di tutti i soggetti che contribuiscono alla vita della Banca:
i lavoratori, i clienti, gli azionisti ed il territorio.

Concludiamo con questa bella citazione di Clarence Francis, che dovrebbe essere appesa e messa ben in vista nella parete di chiunque gestisca risorse umane:

“Voi potete comprare il lavoro di un uomo, la sua presenza fisica in un determinato luogo, potete comprare anche un determinato numero di abili movimenti muscolari per un’ora o per un giorno. Ma non potete comprare l’entusiasmo, la lealtà, la devozione del cuore, della mente e dell’animo. Queste cose ve le dovete meritare.”

DIRCREDITO – FIBA/CISL – FISAC /CGIL – UGL
Coordinamenti Banca Popolare di Vicenza

ALLEGATO
Comunicato unitario