Agenzie di Assicurazione: la voce di chi lavora nel settore all’attivo regionale del 6 maggio



All’attivo regionale della Cgil del Veneto del 6 maggio al teatro Toniolo di Mestre sul tema “Le ragioni del lavoro” con la presenza di Susanna Camusso c’è stato un intervento di Barbara Malini che segue il settore assicurativo per la Fisac Vicenza: intervento molto applaudito quello di Barbara fatto con testa e con cuore, con passione e commozione.
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Sono una ‘distaccata’ di agenzia di assicurazione, seguo le lavoratrici del settore e sono quella che fa le assemblee ai giardinetti, in auto, nei bar della città…..

Il motivo è presto detto: di fatto per queste lavoratrici delle agenzie assicurative i diritti sindacali (e talvolta i diritti tout court) non sono esigibili ed è facile intuire il perchè: in Italia ci sono circa 14.000 agenzie che impiegano in media poco più di 2 dipendenti, difficile esigere diritti sindacali classici!

Vi porto un esempio pratico – ad uso anche della politica – degli effetti veri (sul corpo e sull’anima delle persone – solo un uomo/una donna che vivono del loro lavoro possono dirsi veramente liberi) di alcuni provvedimenti e del clima che si sta diffondendo: tagliare sui diritti per competere.

Gli agenti di assicurazione si possono difficilmente definire imprenditori dato che i sistemi informatici, le procedure organizzative e i prodotti da proporre alla clientela sono decisi dalle compagnie: sono infatti le compagnie a conferire i mandati agli agenti e revocarli; le compagnie a decidere scorpori ed accorpamenti di agenzie sul territorio; le compagnie a stabilire scontistica e campagne prodotti.

Nel settore sono presenti storicamente SNA (Sindacato Nazionale Agenti) di gran lunga il più rappresentativo tra gli agenti, UNAPASS (1984) e ANAPA (2012): questi sindacati di agenti vestono i panni di associazioni sindacali quando siedono ai tavoli di trattativa con ANIA (la rappresentanza delle compagnie) e divengono invece associazioni datoriali quando trattano con le OO.SS. i CCNL per i dipendenti. In Italia ci sono circa 14000 agenzie che impiegano in media poco più di 2 dipendenti. Lo stipendio lordo per la categoria di riferimento a tempo pieno è di 1156 euro lordi e la maggior parte dei dipendenti sono donne!

In feb 2011 SNA ed Unapass siglano il rinnovo del CCNL scaduto il 31/12/2008, ma solo Unapass lo ratifica mentre il Comitato Centrale SNA lo boccia e il vincolo di applicare il contratto 2011 per gli agenti SNA decade.

Risultato: dipendenti di agenzie che stanno nello stesso stabile – a parità di mansioni e anzianità di servizio – percepiscono retribuzioni sensibilmente diverse.

Per ottenere da Sna il rispetto degli impegni sottoscritti in febbraio 2011 abbiamo fatto: 8 presidi; inviato una lettera all’allora Presidente della Repubblica Napolitano; ottenuto una convocazione al Ministero del Lavoro cui la delegazione Sna si è presentata dimissionaria; indetto uno sciopero generale nazionale di 4 ore nel gennaio 2012 (2 sole colleghe hanno scioperato a Vicenza …. perche così poche? Perchè la tutela che viene loro applicata è quella dell’art. 2 della legge 108 ovvero un risarcimento che va dalle 2,5 alle 6 mensilità – 1156 euro lorde – a fronte di un licenziamento privo di giustificato motivo o giusta causa: pertanto la partecipazione ad uno sciopero in caso di datore di lavoro non “illuminato e progressista” .. e i nostri agenti di rado lo sono … mette a rischio il posto di lavoro); chiesto l’intervento delle DTL e delle ASL per la verifica del corretto adempimento delle normative in materia di salute e sicurezza.

Nonostante queste iniziative SNA non è ritornato sui suoi passi … anzi il 10 novembre è andato a “trovarsi” (come ha letteralmente affermato Francesco Libutti, l’artefice per parte SNA di questa operazione) due categorie di Confsal (Fesica (Badanti e Colf) e Fisals (che per statuto organizza i lavoratori stranieri)) con cui ha confezionato il contratto “pirata” che – come riportato sul sito Fisals – ha permesso “un risparmio complessivo per la categoria degli Agenti di circa 80 milioni di euro circa”. Il 20 novembre CGIL CISL UIL e FNA siglano con Anapa /Unapass – in piena continuità contrattuale con il CCNL 2011 – un rinnovo di contratto che conferma il precedente impianto normativo, riconosce una tantum e aumenti contrattuali per 83 euro mensili a regime ma …questo rinnovo è firmato dalle OO.SS. più rappresentative dei lavoratori con due sigle dei datori di lavoro che contano molto poco (15% circa nella categoria) e qui si innesta il tema scottante delle regole sulla rappresentanza.

Il Ministero del Lavoro segnala infatti possibili criticità nell’applicazione dei contratti collettivi stipulati dalle associazioni sindacali e datoriali nel settore delle agenzie assicurative e fa riferimento “alle organizzazioni comparativamente più rappresentative”quali? Datoriali? Dipendenti ? Se dipendenti, con quali criteri pesare questa rappresentanza (da noi le trattenute in busta sono rarissime)? Quanto è accaduto il 10 novembre è gravissimo e non solo per l’appalto assicurativo (… l’uscita di Unipol Sai da Ania annunciata a nov 2014 suona come un campanello d’allarme per l’intero terzo settore).

II contratto firmato il 10 novembre da SNA è condito di “PUO’ ”.
La filosofia che sottende è che il lavoro è una concessione da meritare e non un diritto sancito dalla nostra carta costituzionale.
E’ l’agente a decidere se PUOI continuare a fruire delle semifestività oppure no; PUOI vederti sparire tutte le voci aggiuntive oltre il minimo tabellare oppure mantenerle; PUOI essere demansionato da responsabile di un settore a fare archivista o centralinista; PUOI avere mantenuti gli scatti di anzianità oppure no; PUOI avere ancora diritto alla previdenza integrativa oppure no piuttosto che ad un part time di 2 ore la settimana invece delle 18 finora previste come minimo; e infine il padrone decide se devi fare la fame fino al 2017 con i 29,00 euro lordi di aumento previsti per tutto il periodo dal 2009 al 2017 (e nessun arretrato) su una paga di partenza di 1156,00 euro lordi oppure se ti meriti qualcosa in più sotto forma di assegno assorbibile!!!

La FRAMMENTAZIONE nel LAVORO fa sì che i rapporti con i titolari siano molto stretti (sindrome di Stoccolma!!?), che non ci sia la tutela reale del posto di lavoro, che si possa mettere in campo in caso di crisi la sola cassa in deroga (con tutte le limitazioni introdotte e i ritardi cronici dei finanziamenti).

Nel Veneto non sono ancora stati pagati i periodi di sospensione dell’ultimo quadrimestre 2014 e gran parte della mobilità in deroga del 2014 -> la politica a tutti i livelli – soprattutto quella regionale – deve impegnarsi su questi temi per rispondere ai peculiari bisogni di queste persone “fragili” in quanto “ricattabili”!)

La nostra tradizionale “cassetta degli attrezzi” di sindacalisti in questo contesto risulta largamente insufficiente / inadeguata: la conferenza di organizzazione sarà un’occasione per riflettere sui pesanti mutamenti intervenuti nel mondo del lavoro in questi anni e mettere in campo quegli aggiustamenti necessari ad intercettare le nuove esigenze di rappresentanza e organizzazione provenienti da questi lavoratori di piccole aziende e/o privi di contratti di lavoro dipendente. Ad oggi quanto ci viene maggiormente richiesto dalle colleghe iscritte è una alfabetizzazione di base sui diritti/doveri del lavoratore (come declinati dalle normative di legge e di contratto troppo spesso così astruse da richiedere appunto la nostra mediazione come interpreti), imparare a controllare le buste paga (non solo i minimi ma anche detrazioni, bonus, assegni familiari) e tutela individuale in caso di licenziamento, contestazioni o gravi violazioni delle normative e soprattutto di non essere lasciate SOLE a fronte di uno Stato in cui i tempi della giustizia sono indecenti (la prima udienza a seguito di impugnazione di un licenziamento viene fissata dal Tribunale di Vicenza ad inizio 2017!!)

Uno Stato in cui chi è licenziato e’ abbandonato a se stesso. I Centri per l’impiego sono al collasso: meno di 9000 operatori contro i 115.000 della Germania – studio ISFOL 2014 – gli 11.000 della Spagna, e i 49.000 in Francia). Le iniziative di riqualificazione/ricollocazione a livello locale disomogenee perfino da Comune a Comune (vedi ad es. iniziativa “cercando il lavoro” che coinvolge solo 17 comuni della provincia di Vicenza o il “patto sociale per il lavoro” di Vicenza fortemente ridimensionato nel 2015) => tutto il contrario di quanto avviene in altri paesi europei – vedi Germania – in cui i disoccupati vengono affidati ad un tutore presso l’Agenzia Federale per l’impiego che tramite che li orienta, riqualifica, riposiziona nel mercato del lavoro: alla persona che cerca lavoro vengono fatte delle interviste, le viene affidato un tutore che la segue nel suo percorso e dato che è interesse del Paese che il servizio sia in grado di spingere il disoccupato ad accettare un lavoro filosofia del “sostenere e pretendere” (e visto che il lavoro è materia devoluta alle Regioni attendiamo notizie anche da questo fronte dai nostri aspiranti governatori regionali)

Una Regione che troppo spesso taglia servizi all’infanzia e agli anziani, il tempo pieno, i centri estivi, l’assistenza domiciliare, i fondi ai consultori oppure chiede – a chi vuole accedere a questi e altri servizi (in particolare la sanità e le attività di prevenzione) – contributi di fatto insostenibili per chi vive del suo salario soprattutto nei casi in cui – e sono sempre di più – tu a lavorare ci vai ma il tuo datore di lavoro non riesce a pagarti lo stipendio da mesi (oppure viaggia ad acconti) ma visto che nel tuo CUD non è prevista la voce “reddito sospeso” su quel reddito che non hai percepito tu ci paghi comunque le tasse e te lo computano nell’ISEE, nel 730, negli assegni familiari)

Uno Stato che (vedi schema di Decreto attuativo della Legge Delega 183/2014) continua a vedere nelle donne le principali destinatarie del lavoro di cura e non ha fatto alcun passo avanti nella promozione della genitorialità condivisa. Che fine ha fatto la legge sulle dimissioni in bianco? Quando si potra’ effettivamente richiedere il congedo parentale ad ore? Quante dimissioni di lavoratrici madri vengono convalidate in DTL senza indagare sulle reali motivazioni sottostanti? Il fenomeno viene monitorato dalle consigliere di parità? Quali azioni sta mettendo in campo la consigliera di parità regionale per contrastare questo fenomeno per cui tanti percorsi professionali e intelligenze femminili finiscono ai margini del mondo del lavoro dopo una maternità? La crisi che attanaglia anche il nostro settore non può essere un alibi per “puntare alla sopravvivenza qui e oggi” come ha fatto SNA, tagliando diritti e retribuzione ai dipendenti. Crisi significa cambiamento e il cambiamento imposto dalla crisi richiedere di percorrere la strada più difficile ma che permetterà alle nostre agenzie di competere (non di sopravvivere fino a domani). Si devono coinvolgere direttamente le compagnie assicurative (quelle che macinano anno dopo anno guadagni milionari sulla pelle di questi lavoratori cui hanno “appaltato” la gestione delle loro agenzie (a proposito di riunire la filiera!!) lavandosi del tutto le mani per quel che accade nei punti vendita che pure portano il loro marchio in una riorganizzazione della struttura di vendita).

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Contro questi imprenditori/agenti che hanno rinunciato a innovare, sperimentare, investire su intelligenze e competenze dei collaboratori e si sono uniformati all’idea “competitività = riduzione dei costi”, stiamo mettendo in campo impugnazioni contro l’applicazione del CCNL “pirata”; avvio di cause pilota; richiesta di intervento degli ispettori; ma la posta in gioco è troppo alta perchè possiamo farcela da sole.

Abbiamo bisogno del sostegno (è stato già fatto con l’artigianato) di tutti gli uomini e le donne della CGIL.

Osiamo di più … ti invitiamo Susanna – come hai già fatto a gennaio con la manifestazione dei bancari a Milano – a farti nostra “compagna” di strada nella manifestazione in programma per la inizio giugno a Trento, la città del Presidente di SNA Demozzi.

Se nella tua agenda c’è un giorno libero in questo periodo, sappi che la data non è ancora stata fissata e la tua partecipazione … sarebbe molto importante per noi tutte!!