Marina Bergamin – segretaria generale della Cgil di Vicenza – interviene sulle indagini in corso
“La Banca Popolare di Vicenza è una importante realtà finanziaria di questo nostro territorio e non solo.
E’ evidente che quanto sta accadendo da mesi e in queste ultime ore non può che preoccupare, non solo le categorie sindacali che tutelano i lavoratori (per noi la Fisac) e i soci (per noi Federconsumatori) ma l’intero sindacato.
Siamo certi che la magistratura farà la propria parte fino in fondo.
Ed è quello che le chiediamo, avendo a cuore chi lavora nel gruppo della Popolare Vicenza, chi in questo Istituto ha investito credendoci, ma tutto il tessuto economico che con questa Banca aveva ed ha relazioni, singoli e poi la grande e la piccola impresa.
Oggi più che mai abbiamo bisogno di un ruolo attivo del sistema del credito per spingere le imprese fuori dalla crisi garantendo investimenti e innovazione. Abbiamo anche bisogno di etica, di trasparenza e di assunzione di responsabilità. Da parte di tutti, ma in particolare da parte di chi ha i maggiori incarichi nella Banca.
Il dottor Iorio dica a tutti – e alla città – qual è il suo progetto. Attendiamo con ansia la presentazione del nuovo piano industriale. Quello che è certo é che non possono essere i dipendenti e gli ignari soci a pagare per scelte che non hanno fatto, né saputo.
Credo che come Organizzazioni Sindacali confederali dovremo chiedere un incontro con la dirigenza. Ed è questa la proposta che faremo a Cisl e Uil vicentine”.
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