A fronte della situazione di forte incertezza e tensione che deriva dalle prese di posizione che da mesi si susseguono da parte di esponenti della politica, e che sono culminate nell’annuncio del Presidente del Consiglio di una prossima chiusura di Equitalia, le Organizzazioni Sindacali
hanno deciso di ricorrere allo strumento più forte, ovvero lo sciopero dell’intera categoria.
Con la finalità di rispondere tempestivamente all’ultima esternazione del capo del Governo che, nell’illustrare la manovra di bilancio per il 2017, ancora una volta ha denigrato e mortificato il lavoro di tutta una categoria, lo sciopero è stato proclamato con brevissimo preavviso.
Eravamo consapevoli che a questa nostra scelta avrebbe potuto fare seguito una presa di posizione negativa della Commissione nazionale di garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero, su sollecito dell’azienda. Ciò è avvenuto; ci è stato intimato di revocare lo sciopero a pena di comminare sanzioni nei confronti di tutti gli aderenti all’iniziativa.
Alla luce delle considerazioni del nostro Premier rispetto “all’inutilità” di Equitalia, ed in considerazione che la legge che regolamenta lo sciopero è a tutela dei diritti della persona alla vita, alla salute, alla libertà, alla sicurezza … ritenevamo, e riteniamo impropria l’inclusione
della riscossione tra i servizi pubblici essenziali. Lo sciopero è solamente rinviato e verrà effettuato appena possibile; tale proclamazione serve, oltre che a dare un segnale forte al Governo, a tenere aperta la nostra vertenza ed a sensibilizzare gli organi di stampa, radio e televisioni ad interessarsi maggiormente della problematica ed a dare ascolto anche alle nostre ragioni.
La nostra battaglia continua e si sostanzia, inoltre, di tutta una serie di iniziative che in gran parte sono già state avviate come il sollecito di un confronto, sia con l’amministratore delegato di Equitalia, avv. Ruffini, che con i rappresentanti dei Ministeri competenti.
Consapevoli della forte preoccupazione per il futuro del settore e determinati a mettere in campo tutte le energie per tutelare le condizioni dei lavoratori, rinnoviamo l’invito a colleghe e colleghi a rafforzare la compattezza della categoria quale condizione per la migliore difesa dei nostri diritti.
Roma, 20 ottobre 2016
LE SEGRETERIE NAZIONALI
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