Alla luce dei recenti accadimenti, le RSA della Cassa Rurale di Brendola – in maniera unitaria – hanno chiesto ed ottenuto un incontro urgente con l’Azienda, per discutere alcuni punti, emersi dalle segnalazioni ricevute dalle colleghe e dai colleghi in questi ultimi giorni.
Come RSA abbiamo portato all’attenzione della Direzione, a cui va il nostro ringraziamento per la tempestività con cui l’incontro è stato fissato e per il clima costruttivo in cui esso si è svolto, i seguenti punti:
1) la costituzione del “Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione” con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali e del RLS, previsto dall’art.13 del “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” , approvato da Governo e Parti sociali;
2) il caso di positività al Covid-19, riscontrato in capo ad un collega in servizio presso la sede, impone chiaramente una riflessione che deve andare al di là delle misure, previste dai protocolli sanitari, per la protezione delle altre lavoratrici e lavoratori della Cassa Rurale.
Oltre infatti ad utilizzare gli “ammortizzatori naturali” previsti già dalla normativa (ferie e permessi arretrati in primis), ed in attesa di chi eventualmente si avvarrà dei provvedimenti legislativi come il congedo parentale straordinario o l’estensione dei permessi di cui all’art.33, comma 3, della L.104/1992, si è chiesto di utilizzare criteri oggettivi per la riduzione delle presenze, a partire dalla concessione dello smart working per tutte le colleghe ed i colleghi che ne possano tecnicamente usufruire, garantendo solo le presenze fisiche strettamente necessarie, e dando priorità a chi abbia particolari situazioni di difficoltà (104, minori conviventi, anziani conviventi).
Pur ritenendo apprezzabile la chiusura pomeridiana delle filiali, si è chiesto di ridurre ulteriormente le presenze, limitandole a quelle strettamente necessarie, e valutando di concedere a chi resta a casa dei permessi retribuiti – in luogo dell’utilizzo delle ferie – così meglio suddividendo tra Azienda e lavoratori il carico di questa emergenza sanitaria, che non può portare ad utilizzare ferie non ancora maturate, né esaurire quelle di cui ogni lavoratrice e lavoratore ha diritto per il ristoro psico-fisico, creando situazioni in cui possa apparire una disparità di trattamento tra lavoratrici e lavoratori in smart working, o che accedono agli ammortizzatori sociali (come il congedo parentale straordinario) e coloro che invece non possono usufruire di null’altro se non le proprie ferie.
3) Per quanto concerne i DPI per i colleghi in servizio, stante il difficile reperimento di mascherine (che devono essere monouso, o devono poter essere sanificate, ma che in questo momento – ci ha informato l’Azienda – sono bloccate in dogana, come tutte le altre forniture sanitarie), è stata accolta la richiesta di installazione di schermi protettivi trasparenti davanti alle casse, già in corso di montaggio nelle diverse Filiali.
4) Per quanto attiene all’operatività delle Filiali, stante l’ancora eccessivo accesso di clienti per operazioni spesso banali e l’obbligo – sottoposto a conseguenze penali – di far rispettare il principio del “droplet” e del distanziamento tra persone, si è chiesto alla Direzione di contingentare ulteriormente la presenza di clienti all’interno dei locali della banca, limitandola ad un solo cliente per volta: richiesta prontamente accolta dalla Direzione generale.
Da parte della Direzione si valuteranno le richieste poste, e che per le RSA aziendali vanno nell’ottica di un rapporto di collaborazione fattiva nell’interesse comune delle lavoratrici, dei lavoratori e dell’Azienda, anche alla luce delle disposizioni in arrivo dalla Capogruppo.
La Direzione ci ha altresì comunicato il potenziamento del servizio di pulizia e igienizzazione delle Filiali e degli Uffici di Sede, e l’avvio di una campagna settimanale di sanificazione: le colleghe ed i colleghi dei luoghi interessati dall’intervento – che avverrà di pomeriggio – potranno far ritorno alle proprie abitazioni, in permesso retribuito.
Tutte le colleghe ed i colleghi sono ovviamente invitati a collaborare attivamente, seguendo le istruzioni che vengono di volta in volta impartite dall’Azienda, a tutela della salute propria, dei propri congiunti, dei colleghi e della clientela, che va comunque rassicurata rispetto al corretto e continuo approvvigionamento degli ATM ed al rispetto delle procedure da parte della Banca.
Uniti ce la faremo a superare questo momento, e “andrà tutto bene”.
Le Rsa:
Fabi (D. Balduzzo) – First/Cisl (C. Girardello) – Fisac/Cgil (A.M. Dalla Pozza) – Uilca (M. Brunello )
Brendola, 16 marzo 2020
Comunicato unitario
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