Banca Intesa: Ancora in alto mare



ANCORA IN ALTO MARE
Non avvistare terra ci logora

È evidente che siamo ancora in alto mare: come RSA FISAC di Vicenza e Verona stiamo girando le filiali per dare sostegno sindacale a tutte le colleghe e i colleghi e ci capita spesso, invece, di rivestire il ruolo di Tutor, la figura più desiderata da chi si trova, solo, a dover gestire clienti non sempre quieti, a volte rassegnati e procedure ancora sconosciute.

Non è facile neppure per noi orientarci in un quadro che, da parte aziendale, viene dipinto riuscitissimo: tutto è perfetto, sotto controllo, mentre i dipendenti ad ogni livello manifestano ancora molte difficoltà che, dall’undici dicembre in poi, hanno messo a repentaglio la loro salute ed il loro equilibrio psicofisico. Lavoriamo in un’azienda in profonda trasformazione, che a breve stravolgerà ancora il nostro territorio: ABI unificato, filiali chiuse o accorpate, trasferimenti e cambi di ruolo inevitabili.

In particolare, l’Area di Verona e Vicenza sarà nell’occhio del ciclone. Sappiamo che i prossimi mesi saranno ancora molto impegnativi, ma non ci tiriamo indietro: continueremo a batterci per condizioni migliori e più eque per tutti. Come Rappresentanti Sindacali del territorio chiediamo con forza che l’azienda dimostri la volontà di risolvere le problematiche quotidiane segnalate da filiali oramai esauste e ridotte all’osso. Per ora ci hanno confermato che nessuno verrà impiegato in un ruolo professionale senza essere adeguatamente formato: contattateci se questo non viene messo in pratica.

Chiediamo il rispetto delle regole che l’azienda stessa stabilisce e che spesso sembra dimenticare. L’impegno e la buona volontà dei dipendenti sono tangibili ed encomiabili, ma non bastano. Intesa Sanpaolo ha un metodo e delle regole, cominciamo a rispettarli, quindi:

– rispettiamo l’orario di lavoro, chiedendo preventiva autorizzazione ai responsabili di filiale prima di effettuare lavoro straordinario e non fermiamoci se non saremo autorizzati (la banca lo vieta!), e il LAVORO NERO non è previsto!

– Gestori di Fil. Imprese e Personal, rispettiamo le regole dell’Offerta Fuori Sede, anche se il capo di turno ci invita a soprassedere:
“E’ fatto espresso divieto a tutto il personale che: non sia iscritto all’Albo Unico dei Promotori Finanziari e nella sezione E del Registro Unico degli Intermediari assicurativi; non abbia ricevuto specifico mandato dalla Banca di promuovere e collocare fuori dalle dipendenze della Banca Servizi Bancari e Creditizi, Prodotti finanziari, Prodotti Assicurativi…”

– segnaliamo al sindacato anomalie riguardo la richiesta di verifica di risultati fatta fuori dai canali previsti dall’azienda (ABC). Lo sappiamo: ora la pressione si fa a voce, ma sappiamo anche che ci sono responsabili corretti che utilizzano esclusivamente il canale ABC, quindi si può fare.

E per finire parliamo di pressioni commerciali, per condannare:
– le minacce di trasferimento o demansionamento se non vengono raggiunti i risultati richiesti (ma non previsti dal contratto);
– il linguaggio non consono al rispetto delle persone;- ogni metodo “terroristico” che ci impedisca di lavorare con serenità e che non ci permetta di esprimerci liberamente;
– le classifiche tra colleghi;
– le email con toni minacciosi;
– la richiesta di previsione di risultati futuri

Vogliamo lavorare senza essere sottoposti a soprusi e vessazioni.

Noi tutte e tutti siamo SINDACATO! Lavoratrici e lavoratori di Intesa Sanpaolo denunciate comportamenti lesivi e offensivi. Una grande azienda, come si definisce la banca in cui lavoriamo, sa che valorizzare e investire nel capitale umano significa rispetto, formazione, e conseguente crescita

Vicenza, 29.3.18
Rappresentanti sindacali FISAC/CGIL ISP e CRVENETO
Area Vicenza Verona

ALLEGATO
Comunicato Fisac