Congresso Provinciale CGIL: la voce delle donne nell’intervento di Lidia Lazzaretto



ORDINE DEL GIORNO
a cura del Coordinamento donne Cgil Vicenza presentato e assunto al Congresso CGIL Vicenza 22 – 23 ottobre 2018

In questi anni, in Italia, le donne sono sotto attacco.

Esse hanno pesantemente pagato la crisi economica e pagano anche la riduzione dello spazio pubblico e dei servizi pubblici.
A questo si aggiungono ripetuti attacchi a Leggi fondamentali come la L.194 sull’interruzione volontaria di gravidanza, recentemente messa in discussione anche dal Consiglio Comunale di Verona. Ma già prima ci sono state dichiarazioni sconcertanti da parte di un Ministro della Repubblica (l’On.Fontana) su razza, unioni civili, gay, aborto ed è stato presentato un disegno di legge (cosiddetto ddl Pillon) sulla revisione delle norme in materia di separazione, divorzio e affido dei minori ci porta indietro di 50 anni e trasforma le vite degli ex coniugi e dei loro figli/e in un percorso a ostacoli.

Avanza una cultura protesa alla cancellazione dei diritti umani universali, del principio di uguaglianza e democrazia, del diritto alla dignità.

Desolante è lo spettacolo della classe politica prevalentemente maschile, soprattutto nei luoghi di decisione. Il silenzio delle donne della politica è assordante.

Nel mondo del lavoro le disuguaglianze fra uomo e donna in materia di occupazione, carriera, trattamento economico e previdenziale sono tutt’ora presenti, mentre risultano depotenziati e privati delle risorse necessarie gli organismi istituiti per prevenire e contrastare discriminazioni, molestie e violenze, in drammatico aumento (commissioni, comitati per le pari opportunità, consigliere di parità ).

Donne e uomini della Cgil devono prendere la parola con forza e ribellarsi.

A questo fine la Cgil di Vicenza condivide e ritiene urgente che trovino applicazione le proposte della Piattaforma presentata all’Assemblea Nazionale delle Donne del 6 ottobre scorso “TUTTE, INSIEME. VOGLIAMO TUTTO!”. Occupazione, salute, diritti sociali devono essere declinati anche al femminile.
Si impegna a migliorare la contrattazione di primo e secondo livello e la contrattazione sociale a sostegno di una parità di genere sostanziale e non solo formale. Si impegna affinchè la norma antidiscriminatoria sia effettivamente rispettata da tutta l’Organizzazione, affinché i gruppi dirigenti e le delegazioni sindacali trattanti siano miste.

In materia di tutela della dignità degli uomini e delle donne sul lavoro, la Cgil di Vicenza si impegna infine, affinché in tutte le aziende del settore privato vengano applicati gli impegni assunti nel 2016, a livello nazionale e provinciale, relativi “all’Accordo sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro”. E vengano estesi gli accordi anche a livello di pubblico impiego.

Senza ulteriori indugi va assunto in tutte le aziende il Codice di condotta che tutela la qualità degli ambienti di lavoro e previene e sanziona comportamenti che offendono, discriminano o creano situazioni di disagio.

La Cgil di Vicenza contribuirà alle iniziative finalizzate a contrastare questa deriva democratica, poiché crede che la libertà delle donne sia il metro che misura la democrazia dentro un Paese e anche dentro le Organizzazioni, Cgil compresa.

Vicenza, 22 ottobre 2018

Questo è l’ordine del giorno che proponiamo, ma ritengo sia necessario anche un cambio di passo culturale riguardo il tema del genere, un passo in avanti, non indietro come stiamo vedendo in questo tempo. Una cultura che passa anche dal rispetto e dalla consapevolezza che ogni donna dovrebbe desiderare per sé. Sembrerebbe un passaggio scontato, ma purtroppo, abbiamo recentemente verificato che proprio così non è. Incontrando le ragazze nelle scuole, durante gli incontri previsti nell’ambito dell’alternanza scuola lavoro, ci siamo rese conto che il limite del rispetto di sé e del rispetto che gli altri dovrebbero avere ha confini molto confusi e labili, fino ad arrivare ad accettare atteggiamenti che nei nostri accordi sono definite molestie.
Credo quanto mai necessario dare gambe e concretezza ai nostri ordini del giorno, proprio a partire da noi, interrogandoci su cosa noi stesse e noi stessi, come persone e come organizzazione possiamo cambiare … e farlo ! e poi partire dai giovani, dalle scuole portando loro un punto di vista nuovo.
E’ una sfida molto grande per le donne di questa organizzazione, una sfida che potremo portare avanti solo insieme, collaborando e promuovendo il concetto di collettività, del fare insieme, concetto che anche questo si sta perdendo, se non si è già perso.
e concludo con una citazione di Eraclito

“Ogni giorno, quello che scegli, quello che pensi e quello che fai è ciò che diventi.”