Ecco la 2^ delle “pillole informative” a cura del Coordinamento Donne Veneto che ci aiutano a riflettere sull’uso del linguaggio in ottica di genere.
La consapevolezza del linguaggio è la consapevolezza del pensiero.
Il linguaggio è rappresentativo della realtà e serve a descrivere ciò che si vede, si pensa e si sente.
Già i Sumeri, 2.000 anni di civiltà, ideano la prima forma di scrittura che è simbolica e, dopo solo due secoli, la cambiano perché non riescono ad esprimere i concetti e le emozioni.
Questo dimostra che il linguaggio si modifica nel corso del tempo e si evolve così come la società; i cambiamenti non sono programmati, avvengono se c’è qualcuno, meglio un soggetto collettivo, che si intesta una determinata lotta, lotta che parte da una presa di coscienza.
Allo stesso modo, agire sul linguaggio porta ad agire il cambiamento!
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