La CGIL, la “politica”, gli scouts



8 maggio 2018 – Incontro capi scouts Vicenza

Giampaolo Zanni (Segr.Gen. Cgil Vicenza) – “La Politica” – I capi scouts di Vicenza

Innanzitutto vi voglio
ringraziare:
1) perché avete scelto di approfondire un tema, quello della
POLITICA, che mi è molto molto caro, sul quale ho dedicato e dedico molta parte della mia vita;
2) perché mi avete invitato, dandomi l’opportunità di conoscervi. I
ncontrare persone è una delle cose più belle che ti possano capitare, perché ogni persona è un mistero (porta cose per te sconosciute) e nel contempo uno specchio (ti dice e ti fa scoprire parti sconosciute di te).

Ritengo giusto dire due parole su di me per chi non mi conosce:
– mi chiamo Giampaolo;
– abito a ……, dove sono nato 55 anni fa;
– sono sposato con ….. e ho due figli della vostra età, ….. e ………;
– ho studiato geometra e poi Scienze Politiche a Padova;
– ho lavorato per un po’ di anni come operaio in fabbrica, un anno in una cooperativa con inserimento di disabili;
– da 24 anni faccio il sindacalista, in CGIL a Vicenza, dove mi sono occupato per 22 anni di lavoratrici e di lavoratori metalmeccanici;
– nel tempo libero amo camminare in montagna e pedalare in bicicletta.

RISPETTO ALLA STORIA DELL’UMANITA’, IN RIFERIMENTO ALLA POLITICA, DOVE CI TROVIAMO?

– Si tratta di una domanda fondamentale per l’argomento che vogliamo approfondire, perché la
politica non esiste in astratto, ma in un tempo, in un luogo, in una realtà, in una collettività umana.

– Proviamo allora a definire, in chiave storica ed in modo molto sintetico, il nostro tempo e la nostra realtà, perché in queste dimensioni va situato il tema della politica oggi.

– Tracce di ragionamenti sulla politica si trovano in Grecia, nelle “polis” (città-stato) antiche. I filosofi greci parlano di tirannide, di oligarchia, di democrazia…, ma attenzione, non esisteva il concetto di uguaglianza, e la grande parte della popolazione era esclusa da qualsiasi discorso politico, in quanto si trattava di schiavi e persone senza libertà dedite solo ai lavori manuali.

Nicolò Macchiavelli, nel 1500, per primo comincia a guardare alla politica in termini reali, osservando i comportamenti reali dei potenti del tempo (imperatori, re, principi e papi) e su come essi esercitavano il loro potere; facendo in questo modo nascere la futura Scienza della Politica. Ancora il concetto di uguaglianza tra le persone non si poneva, la politica era appannaggio solo di questi potenti.

– La Rivoluzione francese nel 1789 segna la sconfitta della Nobiltà e l’affermazione della Borghesia, e con essa si afferma il concetto di uguaglianza giuridica tra le persone; si badi bene ho detto uguaglianza giuridica, non economica e sociale, e quindi la politica diventa dimensione non più solo dei principi e dei signorotti, ma anche dei borghesi, cioè degli arricchiti attraverso i commerci e l’intraprendenza.

– Agli albori della Rivoluzione industriale un filosofo, Karl Marx, nato giusto 200 anni fa in Germania, per primo studia l’intreccio tra sviluppo economico, potere politico e convinzioni culturali nelle società, e propone un progetto di società senza classi sociali, senza confini, di cittadini uguali, da raggiungere attraverso una vera e propria rivoluzione politica e sociale ed un primo periodo di governo autoritario, per poi sfociare in questa società perfetta di uguali.

– Nel 1917, in Russia, una rivoluzione popolare di contadini e operai scaccia lo Zar e impone un regime comunista che concentra tutto il potere nello stato, controllato e diretto dal Partito Comunista russo, elimina qualsiasi opposizione politica e da vita ad un sistema economico-sociale statale, antitetico a quello capitalistico occidentale basato sulla proprietà privata dei mezzi di produzione.

– Subito dopo in Germania ed in Italia, in un contesto economico di grave crisi, e sociale di miseria diffusa e di grande confusione, si affermano due terribili dittature, di segno politico contrario a quella russa, che ugualmente conquistano il potere, eliminano fisicamente le opposizioni politiche, propugnano culture xenofobe e razziste e infine provano ad espandere il loro dominio nel resto dell’Europa e del mondo provocando così un secondo conflitto mondiale sanguinoso e devastante per l’intera umanità.

– In Italia, come in altri paesi europei, terminata la guerra e scacciata la dittatura fascista grazie all’azione delle forze alleate anglo-americane, da sud e da ovest, e russe dall’est e dal nord e soprattutto grazie ad una lotta di liberazione popolare condotta dal CNL (Comitato di Liberazione Nazionale), viene redatta una Costituzione Repubblicana che istituisce e garantisce uno stato democratico (governo del popolo), dove anche le donne finalmente possono votare e dove lo Stato si fa garante di una reale uguaglianza giuridica, economica e sociale tra i cittadini, impegnandosi a rimuovere gli ostacoli giuridici, economici e sociali alla partecipazione dei cittadini alla vita sociale e politica, e dove ai partiti democratici si assegna il compito di concorrere alle elezioni per poi governare il paese, nel rispetto dei diritti delle opposizioni.

– Nel 1989 cade il muro di Berlino, segnando la fine dell’URSS e dell’unico modello economico e sociale antagonista a quello capitalistico, ed aprendo la strada all’affermazione su scala mondiale della globalizzazione neo-liberista diretta dalla grande finanza mondiale e dalle grandi multinazionali, un dominio su scala planetaria che ha causato una delle crisi economiche mondiali più gravi di sempre (dal 2008 al 2015), un fortissimo aumento in tutto il mondo delle disuguaglianze economiche e sociali, un’accelerazione della devastazione delle risorse naturali del pianeta e dei cambiamenti climatici, nuove guerre e migrazioni di massa.

– Ma tutto si muove e cambia… e nuovi giganti economici, sociali e demografici si affacciano e si stanno affermando (Cina e India), veicoli di future nuove grandi trasformazioni economiche e geo-politiche mondiali.

Questa panoramica in pillole dei cambiamenti economici e politici degli ultimi 3000 anni di storia umana e del pianeta ci permette di capire dove ci troviamo, e quindi di parlare di politica in questo nostro tempo, in questo contesto economico ed in questa fase della storia umana.

IN QUESTO CONTESTO, COS’E’ LA POLITICA ALLORA?

– Se penso al mio amico Andrea ed ai suoi granchi fossili di 80 milioni di anni fa, mi assale la vertigine: cosa sono 3000 anni di storia umana nei confronti di centinaia di milioni di anni di storia del nostro pianeta?

Quale il senso della politica e dell’impegno politico?
– Risposta (tentativo): rispetto alla dimensione del tempo siamo probabilmente irrilevanti, siamo creature e non i creatori… ma rispetto al qui e ora siamo assolutamente rilevanti e significanti, nel senso che con le nostre decisioni politiche attuali concorriamo a determinare probabilmente il futuro dell’umanità e della Terra.

– La Politica (quella con la P maiuscola!) è stata definita come:
-“Arte del tessere” (Platone);
– “
Arte del governo della polis” (greci);
– “
Una delle forme più preziose della carità, perché cerca il bene comune” (enciclica Evangelii Gaudium di papa Francesco);
– “
Sortirne assieme” (Don Milani)…

Oggi sicuramente la Politica è: “l’arte del governo del glocale: globale e locale”.

– Da questo punto di vista questa “arte” ha un senso profondo ed è di enorme attualità ed importanza; dovrebbero occuparsene tutti, ed in particolare le persone con più talenti, ed occuparsene con un grande senso di “
servizio” al “bene comune” dell’umanità e del pianeta.

POLITICA, ESPERIENZE, MAESTRI, PANE, ROSE, AMORE

– Le
esperienze della vita, sia personali che collettive, ci plasmano e ci segnano, nel bene e nel male;
– la nostra visione politica risente ed è legata alle nostre esperienze di vita;
– avere dei
maestri nell’impegno politico è fondamentale, così come spartire le esper
enze con un gruppo;
– La politica ha bisogno di
pane, cioè di concretezza (interessi), ma essi sono vani e sterili senza la ricerca delle:
– rose, cioè di senso, ideali, colori, valori, fantasia, speranze, sogni;
– La politica esige non solo la ricerca di realizzazioni concrete, ma anche
cuore, cioè capacità di suscitare calore, affetti, appartenenza, comunione.

VARIE… SULLA POLITICA E DINTORNI

Fare politica mettendosi (sposando) in un luogo; quale?
Il basso.
“Lievito nella pasta” (Joseph Cardijn)
“Se uno tra di voi vuole essere grande si faccia servitore degli altri”(Matteo, 20,26)
Ma dal basso occorre guardare in su e spaziare, allungando lo sguardo.

La politica è professione o volontariato?
Entrambe, servono competenze complicate e serve testimonianza. Importante far politica con spirito di gratuità.
Fai strada ai poveri senza farti strada” (Don Milani).

ll Potere: imparare ad usarlo senza innamorarsene; governare ed umanizzare l’ambizione.

Agire collettivo ed individuale in politica.

I luoghi della politica: istituzioni, partiti e gruppi, società, territorio.

– Ideologia, valori, persone: mai dividere, occorre tenere assieme, e comunque al primo posto stanno le persone.

la difficile opera di costruzione del consenso e le scorciatoie della demagogia e del populismo.

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Tempo occupato dalle riflessioni su La Politica del Seg.Gen. Cgil Vicenza: 20 minuti,
Tempo dedicato all’ascolto e al confronto: tutto il resto della serata

Il “dialogo” con tutte le realtà del territorio e l’ascolto contraddistinguono l’azione della CGIL Vicentina, SEMPRE e OVUNQUE senza mai perdere di vista lo spirito di “servizio” al “bene comune