Unicredit fai la cosa giusta, ascolta i colleghi e le colleghe!

Il 2 febbraio 2020 si è tenuta un’assemblea sindacale unitaria con le colleghe e i colleghi che lavorano nel perimetro Corporate, Large Corporate e FTC, FTO, ecc…, dalla quale sono emerse in maniera forte le grandi difficoltà che quotidianamente vengono affrontate.
Si è mandati spesso allo sbaraglio senza indicazioni chiare, anche commerciali, anzi con la netta sensazione dell’attribuzione al gestore/assistente di qualsiasi tipo di responsabilità, compresa la strategia commerciale da adottare con il cliente.

Riteniamo cosa utile fare un elenco delle principali incombenze/difficoltà/problemi emersi per portarli all’attenzione dell’azienda e chiediamo con forza interventi risolutivi che possano migliorare la qualità del lavoro per le/i colleghe/i.

  • indicazioni commerciali fumose ed estemporanee
  • continua compilazione di statistiche sui contratti digitali/cartacei
  • procedura accentramento contratti che funziona male con continua perdita di documenti, persino le scansioni si sono perse! (oltre alla continua perdita di tempo per rispondere a richieste di documentazione incongruenti con la normativa)
  • assenza di affiancamento e formazione ai colleghi nuovi nei ruoli di assistente/gestore
  • molteplici urgenze nell’arco di ogni singolo giorno
  • grandissima difficoltà a trovare risposte certe e celeri dai vari uffici centrali, di cui la Rete è il CLIENTE INTERNO da salvaguardare e supportare (a volte è anche difficile trovare l’ufficio a cui rivolgersi per chiedere determinate informazioni)
  • adeguata verifica :richieste di aggiornamenti e di verifica delle posizioni che risultano sempre più pressanti e stringenti con un rincorrersi delle lavorazioni. Ciò a seguito di modifiche delle normative che, alla lettura, risultano fornire indicazioni spesso “interpretabili’’ e non ‘’definitive’’ a salvaguardia del Collega Gestore che le deve porre in atto. Il tutto, tra l’altro, senza disporre di un chiaro e concreto supporto quando in ‘’escalation’’ si cerca un confronto.
  • Problematiche relative alla normativa sulle disposizioni via mail, operatività caratteristica delle aziende corporate.
  • sollecito firma circolari che non si ha il tempo di leggere
  • sollecito sistemazione archivi e fascicoli (tema privacy)
  • procedura estero MFA, rilasciata senza formazione per lo meno dei colleghi che si occupano maggiormente degli anticipi, che spesso vengono mandati indietro un errore alla volta, il che porta alla restituzione, per esempio, di una richiesta di anticipo anche 5 o 6 volte
  • pressioni commerciali
  • difficoltà di gestione nel tempo per continue urgenze che si aggiungono ad altre urgenze e cambi di priorità senza la percezione di una visione di lungo periodo nella programmazione
  • monitoraggio ossessivo delle pitch che sembrano essere diventate l’unica evidenza dimostrativa delle capacità lavorative e dell’impegno lavorativo dei colleghi.
  • L’azienda pare proprio non percepire la complessità dei ruoli e le difficoltà di chi si trova in rete: il lavoro di un gestore si può misurare in base al numero di pitch che inserisce?

Lo scollamento tra rete e chi decide e chi approva le procedure è sempre più evidente, perché non proporre una sorta di job rotation? ma non di un giorno, del tempo effettivamente necessario per calarsi in un ruolo diverso dal proprio!

Perché prima di adottare ed approvare nuove procedure non si coinvolgono i colleghi direttamente interessati per capire veramente quali sono le caratteristiche dei prodotti e dell’operatività, onde evitare disservizi pesanti come, ad esempio, quelli giornalmente riscontrati con la MFA?

E’ da un anno ormai che si lavora in emergenza e i colleghi chiedono di lavorare con QUALITA’. Perché i nostri capi non provano a toccare con mano le problematiche di chi ogni giorno è a contatto con il CLIENTE ESTERNO e ne coltiva e ne salvaguarda la continuità di relazione?

L’impegno che ci siamo assunti per i prossimi mesi si muoverà in due direzioni: incontrare l’azienda in ogni sede possibile per formalizzare ufficialmente le criticità evidenziate e informare con dovizia di particolari le Segreterie Nazionali che siedono ai tavoli di trattativa.

Ci attendono mesi impegnativi, probabilmente densi di novità, esodi massicci, riorganizzazione aziendale e, forse, una ipotizzata fusione con uno o più istituti, ma la partecipazione e il coinvolgimento di ognuno, attento, convinto e competente ci ha rinfrancato, evidenziando la passione e l’umanità delle lavoratrici e dei lavoratori che mai e poi mai potranno essere sostituiti da un algoritmo.

Grazie colleghi e colleghe !!!

Le rappresentanze sindacali aziendali della provincia di Vicenza
Fabi – First/Cisl – Fisac/Cgil – Unisin – Uilca

Comunicato unitario