Esuberi: mancato accordo, il sindacato non rinuncia a contrattare



ESUBERI: MANCATO ACCORDO, IL SINDACATO NON RINUNCIA A CONTRATTARE

Dopo gli esiti dell’incontro dell’11 e 12 settembre, venerdì 14 settembre 2012 la Banca ha inviato alle OO.SS. la comunicazione formale con la quale ha dichiarato di ritenere chiusa la Procedura contrattuale relativa al Progetto di ristrutturazione delle tre banche rete: Veneto Banca, Carifac e BancApulia.

Su specifiche richieste da parte di tutte le OO.SS., giovedì 20 e venerdì 21 c.m., si è tenuto un ulteriore incontro con l’obiettivo di poter addivenire ad una positiva soluzione della vicenda, per consentire di gestire gli effetti della ristrutturazione a tutela dei colleghi.

L’Azienda ha sottoposto alle OO.SS. una bozza di testo che il tavolo sindacale ha ritenuto carente su diversi aspetti fondamentali, anche rispetto alle dichiarazioni rese precedentemente.

Ci ha sconcertato che le soluzioni prospettate dall’Azienda, per la gestione degli esuberi, poggiassero, su una possibile obbligatorietà di uscita che doveva comunque essere definita e declinata nella trattativa a valle di fasi di adesione volontaria. Le OO.SS. invece erano consapevoli che, seppur in un contesto economico difficile, tale obbligatorietà non poteva rappresentare l’unico strumento da adottare in una azienda contraddistinta da un bilancio di Gruppo decisamente positivo ed hanno fatto alcune proposte alternative.

C’è da aggiungere ancora che il numero di uscite richiesto dall’Azienda si sarebbe potuto facilmente raggiungere senza la necessità di forzare i colleghi ad andarsene, bensì attraverso la garanzia della massima volontarietà e della miglior incentivazione.

Risulta inoltre che la stabilizzazione dei giovani colleghi con contratti a termine, contemporaneamente alle uscite dei colleghi che accederebbero al Fondo e alla pensione AGO, non offriva adeguate garanzie per uno ‘scambio alla pari’, sia in relazione al numero di colleghi da stabilizzare (innanzitutto con l’uscita dei più anziani) sia in relazione al possibile risparmio di costi.

Tale modalità farebbe venire meno quell’impegno forte sull’occupazione ribadito da tutte le OO. SS. in coerenza con il CCNL e l’Accordo del 17 novembre 2010 sulla Nuova Occupazione Veneto Banca.

Purtroppo la due giorni supplementare di trattativa non ha portato i risultati sperati, poiché quanto concordato precedentemente al tavolo, mitigando la pregiudiziale aziendale, è stato vanificato dal precipitare egli eventi. Le OO.SS. rimangono convinte che l’Azienda e il Consiglio di Amministrazione prenderanno in seria considerazione le riflessioni emerse dal tavolo negoziale, per non farsi assolutamente sfuggire l’opportunità di pervenire a un accordo che favorirebbe lo standard sociale in Azienda.

Montebelluna, 26 settembre 2012

COORDINAMENTI DI GRUPPO DIRCREDITO FABI FIBA/CISL FISAC/CGIL UILCA