Con la messa in liquidazione coatta amministrativa della Banca Popolare di Vicenza, a seguito del decreto n.186 del 25 Giugno 2017, IntesaSanpaolo è subentrata a BPVI nei contratti di locazione e di fornitura in essere con Immobiliare Stampa.
Da subito IntesaSanpaolo ha deciso di non avvalersi più dei servizi forniti da Immobiliare Stampa ed ha dato corso a una sensibile riduzione dei contratti di locazione anche a seguito della chiusura di numerose filiali.
Già dai primi di Luglio 2017 come dipendenti di Immobiliare Stampa abbiamo cercato di capire quale sarebbe stato il nostro futuro chiedendo pari trattamento dei colleghi EX BPVI.
Sono state intraprese diverse iniziative:
–> Abbiamo contattato e richiesto l’intervento del Ministero dell’Economia, cha aveva assicurato che nessuno avrebbe perso il posto di lavoro e che per questo aveva stanziato circa 6,5 miliardi di Euro
–> Abbiamo contattato la stessa Intesa Sanpaolo chiedendo che trattasse tutti i dipendenti rimasti fuori del perimetro Banche Venete come quelli passati alle sue dipendenze
–> Abbiamo organizzato una manifestazione davanti alla sede della EX BPVI
–> Abbiamo contattato i mass-media e vari esponenti politici.
Non avendo ricevuto certezze da alcuno abbiamo sperato di poter avere un futuro lavorativo migliorando la rendita degli immobili di proprietà che, una volta lasciati liberi da Intesa Sanpaolo, potevano essere dati nuovamente in affitto. Gli stessi immobili, per preservarne il valore, necessitano di un’adeguata manutenzione che però è stata ridotta alle sole urgenze.
Dopo circa 18 mesi di ansie e paure per la possibile perdita del posto di lavoro, l’azienda ha consegnato ai Rappresentanti Sindacali Aziendali FISAC e FABI una lettera dichiarante tensioni occupazionali, ai sensi dell’art. 20 del C.C.N.L., ed ha avviato la procedura prevista.
Il giorno 12 dicembre è iniziata la trattiva tra azienda e RSA con il supporto della Segreteria Nazionale FISAC, delle Segreterie Provinciali FISAC di Vicenza e di Prato assieme a FABI E FIRST. Nei giorni seguenti ci sono stati diversi contatti fino all’incontro del 27.12.2018 giorno in cui si è trovato e firmato l’accordo.
Accordo che è stato pesantemente condizionato dalle premesse fatte dall’azienda che fin dall’inizio trattativa ha messo sul tavolo due vincoli:
–> che si pervenisse alla firma dell’accordo entro il 2018, anno in cui a bilancio c’era ancora una certa disponibilità economica per attivare il fondo di solidarietà
–> che non avanzassimo richieste che comportassero costi incerti per il futuro quali, adeguamenti o garanzie varie non quantificabili a priori. Questo perché i costi certi di Immobiliare Stampa sono un requisito che potrebbe facilitare la vendita della società.
Si è comunque pervenuti alla firma di un accordo che per mezzo del Fondo di Solidarietà dà la possibilità a 10 dipendenti di decidere volontariamente se essere accompagnati al requisito pensionistico.
Accordo che, nonostante la disdetta da parte dell’azienda del Contratto Integrativo Aziendale, mantiene per tutti e per il 2019 il trattamento di welfare a suo tempo previsto.
Accordo che con l’uscita dall’azienda di 10 colleghi dichiara conclusa la procedura prevista dall’art.20 del C.C.N.L..
Immobiliare stampa ha cercato di rassicurare circa il futuro dei 18 colleghi rimasti. Ha dato la massima disponibilità a valutare eventuali richieste di incentivazione all’esodo visto che alcuni colleghi sembrano interessati e a breve emetterà un bando di vendita della società.
Per questi motivi si è previsto un incontro da tenersi nel primo semestre 2019 per una valutazione complessiva della società.
Rsa Fisac Cgil Immobiliare Stampa Vicenza
Lorenzo Begnozzi
ALLEGATO
Verbale di accordo del 27 dicembre 2018
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